La Guardia Civil spagnola ha perquisito gli uffici del governo catalano a Barcellona nell'ambito dello scontro con Madrid sul referendum per l'indipendenza,
sospeso dalla Corte costituzionale. Il blitz è stato compiuto nei
dipartimenti dell'Economia, degli Esteri, del Lavoro e degli Affari
sociali. La Guardia Civil ha arrestato 12 persone tra cui Josep Maria
Jovè e Lluis Salvadò, collaboratori del vicepresidente catalano Oriol
Junqueras.
Dopo il blitz, il presidente catalano, Carles Puigdemont, ha convocato
una riunione urgente di tutti i suoi ministri. Intanto decine di persone
si sono raccolte davanti alla sede del governo catalano nel centro di
Barcellona per denunciare il blitz: la folla ha gridato "Indipendenza!",
"Vogliamo essere liberi", "Vergogna!".
I partiti pro-indipendenza hanno raccolto il 47,6% dei consensi nelle
elezioni regionali del settembre 2015, ottenendo una maggioranza di 72
seggi sui 135 del Parlamento catalano. I sondaggi mostrano che i 7,5
milioni di catalani sono divisi sull'indipendenza: un sondaggio
commissionato a luglio dal governo regionale mostra che il 49,4% è
contrario e il 41,1% favorevole. Ma il 70% dei catalani vuole un
referendum per fare chiarezza sull'annosa questione.
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