L'inviato avellinese di "Striscia la notizia", Luca Abete, ha una data di morte fissata. Ed è quella di domani, 24 gennaio. Almeno così riporta la sua pagina Wikipedia,
modificata da qualcuno. Potrebbe trattarsi di una goliardata, di un
macabro scherzo. Ma anche di un avvertimento, visto che Abete
ultimamente era stato minacciato di morte. "E' il prezzo che paga chi
con coraggio racconta realtà scomode e taciute da tutti" ha commentato
lui.
"Queste inchieste si fanno sempre più difficili, anche per la diffusa
campagna che tende a cancellare o a minimizzare quanto di illecito e
illegale c'è a Napoli e ad accusare chi denuncia questi fenomeni di
volere il male della città" il commento dell'inviato "Non c'è dubbio che
Napoli sia una città ricca d’arte, storia e bellezza, ma purtroppo non è
solo questo... e chi ne ignora il lato oscuro non fa certo il bene
della città".
Luca Abete è stato minacciato di morte con una pagina Facebook, intitolata "Luca Abete che prima o poi morirà ammazzato a Napoli", e due modifiche su Wikipedia: una alla voce dedicata all’inviato, in cui era stata fissata la data della sua morte al 24 gennaio; l’altra alla voce "Morti nel 2017", dove era stato aggiunto il nome di Abete. Ora la pagina Facebook è stata rimossa dal gestore, così come sono state ripristinate le corrette versioni su Wikipedia, ma ciò non diminuisce la gravità dell’accaduto.
Si tratta dell’ennesima intimidazione, che fa seguito alle tante minacce già pervenute a Luca Abete per le sue inchieste scomode in territori pericolosi. E proprio attraverso Facebook lui ha risposto. "Questo è il PREZZO che son costretti a pagare coloro che con coraggio raccontano realtà scomode e taciute da tutti - ha scritto in un post -. Dopo la pagina Facebook sulla mia morte di qualche giorno fa, ecco una nuova intimidazione: hanno modificato così la scheda su WIKIPEDIA che parla di me! Secondo loro domani dovrebbe essere il mio ULTIMO GIORNO ... non hanno capito, invece, che siamo in tanti e... NonCiFermaNessuno!!!".
Luca Abete è stato minacciato di morte con una pagina Facebook, intitolata "Luca Abete che prima o poi morirà ammazzato a Napoli", e due modifiche su Wikipedia: una alla voce dedicata all’inviato, in cui era stata fissata la data della sua morte al 24 gennaio; l’altra alla voce "Morti nel 2017", dove era stato aggiunto il nome di Abete. Ora la pagina Facebook è stata rimossa dal gestore, così come sono state ripristinate le corrette versioni su Wikipedia, ma ciò non diminuisce la gravità dell’accaduto.
Si tratta dell’ennesima intimidazione, che fa seguito alle tante minacce già pervenute a Luca Abete per le sue inchieste scomode in territori pericolosi. E proprio attraverso Facebook lui ha risposto. "Questo è il PREZZO che son costretti a pagare coloro che con coraggio raccontano realtà scomode e taciute da tutti - ha scritto in un post -. Dopo la pagina Facebook sulla mia morte di qualche giorno fa, ecco una nuova intimidazione: hanno modificato così la scheda su WIKIPEDIA che parla di me! Secondo loro domani dovrebbe essere il mio ULTIMO GIORNO ... non hanno capito, invece, che siamo in tanti e... NonCiFermaNessuno!!!".
Nessun commento:
Posta un commento