In prima nazionale, il melologo La corda andrà in scena domani con un
nutrito cast che, tra gli altri, vanta i musicisti Fabrizio Bosso alla
tromba, Rosario Giuliani al sassofono, Paola Crisigiovanni, anche
autrice delle musiche al pianoforte e Alessandro Preziosi, voce
recitante.
La sua presentazione? «Immagino lo spettacolo come un caleidoscopio di
emozioni, che coinvolge tutti i sensi, una camera buia attraversata da
suoni e parole».
Cosa le ha fatto dire sì? «Il confronto con jazzisti di talento è sempre
un richiamo irresistibile, ho ceduto perché sono un pessimo pianista
jazz e per l’immenso amore verso il genere. Partecipare è un grande
lusso».
L’elemento di maggior impatto? «La musica, con assoli straordinari. Un
fil rouge tra parole e note coinvolgerà il pubblico, che ascolterà
emozioni accompagnate da una colonna sonora».
Sul palco, le paure dell’uomo «Stati d’animo necessari per ritrovare
pace e tranquillità, al buio si guarda meglio dentro se stessi».
Le sue? «L’acqua fredda, resto mezz’ora a guardare il mare, poi però mi
tuffo e godo. Le insicurezze sono tante, bisogna capirle e affrontarle
con coraggio».
Il cielo dell’universo è nero e le stelle le accendiamo noi, in che
modo? «La luminosità del cielo è data dai buoni pensieri e propositi,
quelli che ti fanno vedere le stelle anche di giorno».
Il 16 marzo sarà al cinema con Classe Z, di Guido Chiesa «È un lavoro
che prende spunto dalla riforma della scuola, quella che ha diviso gli
studenti in universitari di serie A e B. Racconta la storia di cinque
ragazzi che, partendo da meno zero, arrivano a sostenere la maturità. Un
percorso di consapevolezza e crescita».
A febbraio sarà Mercuzio in Romeo e Giulietta, all’Eliseo. Lei cos’ha
capito dell’amore? «Bisogna essere onesti e farsi trovare pronti. Per
dirla con Shakespeare, se Amore è brutale con te, sii brutale con
Amore».
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